Con Accordo del 25 gennaio 2021 raggiunto in Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano è stato approvato il PIANO STRATEGICO-OPERATIVO NAZIONALE DI PREPARAZIONE E RISPOSTA A UNA PANDEMIA INFLUENZALE (PanFlu 2021-2023).

Nell’Appendice A1 vengono fornite indicazioni in materia di SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO e di CONTINUITÀ AZIENDALE.

In base alle indicazioni generali offerte dal Piano, l’Azienda deve mettere in atto misure organizzative:

I. garantire la permanenza in sicurezza dei lavoratori presso la struttura e contestualmente limitare l’esposizione al rischio di contagio

II. sospendere tutte le attività aziendali che prevedono assembramento di persone

III. adottare misure sulla base degli aspetti epidemiologici della pandemia (teleconferenze, telelavoro, modifiche degli spazi di lavoro, installazione di barriere di protezione)

IV. provvedere alla disinfezione delle superfici contaminate con detergenti specifici e programmare sanificazioni ordinarie e/o straordinarie degli ambienti

V. in fase di organizzazione dei processi di lavoro, tenere conto della situazione familiare dei collaboratori e dei possibili obblighi di assistenza che ne possono derivare (es. cura di familiari malati, custodia di figli in età prescolastica e scolastica in caso di chiusura di asili o scuole ecc.).

Il lavoratore deve:

  1. adottare le misure di protezione individuali per impedire la trasmissione della malattia (es. mascherine)
  2. lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o in assenza con soluzioni idroalcoliche, in particolare dopo aver starnutito, tossito o essersi soffiati il naso
  3. starnutire o tossire in un fazzoletto di carta o nella piega del gomito
  4. mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 m
  5. identificare e comunicare precocemente eventuali sintomi influenzali
  6. essere istruito sulle misure di comportamento personale da adottare.

Una pandemia può verificare fenomeni di assenteismo dei lavoratori a causa di malattie personali, assistenza a conviventi malati o timore di ammalarsi, e ciò può potenzialmente perturbare la continuità operativa. Pertanto, è necessario che le aziende si preparino tempestivamente ad adottare PIANI DI PREPARAZIONE atti a garantire la continuità delle attività.

Nel Piano si afferma l’importanza di:

  1. identificare, prima dell’arrivo di una pandemia, il grado di esposizione del personale e verificare la disponibilità a svolgere l’attività lavorativa mediante soluzioni organizzative alternative, per far fronte a un tasso di assenze elevato
  2. evidenziare le attività essenziali per l’azienda, i processi e i prodotti più importanti (prioritarizzazione/posteriorizzazione)
  3. pianificare le risorse per consentire il lavoro in sicurezza e lo sviluppo di competenze specifiche affinché tutti siano preparati al meglio a svolgere i loro compiti in caso di pandemia
  4. stimare il fabbisogno di materiale dal punto di vista delle misure igieniche come disinfettanti e mascherine protettive e di altre misure fisiche di protezione e provvedere al loro approvvigionamento
  5. istruire il personale in merito ai compiti, alle responsabilità e competenze nell’ambito delle misure aziendali di gestione delle crisi
  6. stabilire mezzi e canali di informazione che siano noti a tutto il personale prima dell’arrivo di una pandemia per aumentare le conoscenze specifiche sulla pandemia e sulle relative misure da adottare, creando un team di collaboratori formati ed esperti nella gestione della pandemia che definiscano e adottano le procedure aziendali in caso di pandemia
  7. riorganizzare i processi di lavoro (es. garanzia delle sostituzioni, reclutamento di personale supplementare, trasferimento di personale, rinuncia alle attività non urgenti e non assolutamente necessarie, adozione di smart-working)
  8. avere l’accesso a risorse per l’adozione di misure che contribuiscono a contenere il rischio di contagio.

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